Il museo Storico della Liberazione | |
Dov’è: Al n. 145 di via Tasso a Roma Cos’è: Il Museo Storico della Liberazione, inaugurato il 4
giugno 1955 dal Presidente della Repubblica, è sorto per ricordare coloro
che diedero la vita per la pace e per la libertà e per fornire una
documentazione delle vicende svoltesi durante il periodo
dell’occupazione,dall’8 settembre 1943 al 4 giugno 1944. Storia del museo: Il museo si trova nello stesso
edificio che fu adibito a carcere dal tenente colonnello delle SS Kappler.
I piani più bassi erano destinati agli uffici, quelli più alti (dal
secondo al quinto) alle celle carcerarie. In questi ambienti sono
ricordate le vittime innocenti di alcune stragi: Fosse Ardeatine a Roma,
Madonna della pace presso Subiaco e quelle di Rieti. A queste si uniscono
le figure di Salvo D’Acquisto e la memoria di altri caduti che hanno
lottato contro l’oppressione nazista e fascista. Nelle celle di
segregazione del secondo piano si legge: ”Quando il tuo corpo non sarà
più, il tuo spirito sarà ancora più vivo nel ricordo di chi resta fa
che possa essere sempre d’esempio”. Queste parole scritte da
un’ufficiale dell’Aeronautica militare,il generale Martelli Castaldo
fucilato alle Fosse Ardeatine, mi hanno profondamente commosso. Oltre ai numerosi
messaggi scritti da coloro che subirono l’atroce esperienza del carcere,
all’interno del Museo si trovano alcuni cimeli e numerosi documenti. In
una cella è allestita una mostra dei giornali clandestini e dei volantini
di propaganda antinazista diffusi da associazioni romane,partiti e
alleati. In un’altra cella sono esposti i documenti sulla persecuzione
degli ebrei. Arricchisce il museo una biblioteca specializzata sulla
seconda guerra mondiale e in particolare sulle vicende della resistenza
romana.
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