Verso la metà del ‘500 molte famiglie patrizie veneziane decisero di investire le grandi ricchezze accumulate nei commerci con l’oriente nella realizzazione di grandi imprese agricole da amministrare direttamente.
Fu allora chi i Corner, i Barbaro, i Badoer,  gli Emo, i Grimani, i Foscari, detentori del potere economico e politico, ma anche grandi studiosi di filosofia e cultori d’arte, trovarono in
Andrea Palladio il loro interprete ideale.  

Nasceva così la villa veneta, una tipologia abitativa e produttiva assolutamente originale,che ebbe un grande successo poiché rispondeva nello stesso momento ad esigenze estetiche e funzionali.  

Se la villa quindi, assumeva forme di tempio, non dobbiamo dimenticare che nell’età dell’umanesimo il tempio non aveva tanto un significato religioso, quanto piuttosto la funzione di marcare una differenza culturale.
Ed ecco sorgere, accanto al corpo centrale destinato all’abitazione del signore, le tipiche barchesse , le stalle,le colombare, le abitazioni per i coloni.  
Nell’arco di tre secoli centinaia di ville furono edificate lungo i principali corsi d’acqua. La nuova concezione testimoniata dalla villa veneta si diffuse ovunque anche nelle piantagioni del sud degli Stati Uniti d’America.
Tutte le ville Palladiane furono realizzate nel terzo quarto del ‘500. Successivamente, e con sempre maggiore decisione col passare dei decenni, la villa prese ad assumere principalmente il carattere di “luogo di delizie”. La “villeggiatura”, cioè il soggiorno in villa, che tendeva a concentrarsi in coincidenza con i due principali periodi di raccolto dell’annata agricola: la mietitura iniziò ad assumere nel ‘700 un carattere mondano e di distinzione sociale per la ricca borghesia veneziana fregiatasi anche di titoli nobiliari.

Villa  Pisani

È la più conosciuta e certo la più frequentata delle ville venete; fu costruita nel '700 in luogo di una precedente villa per conto della famiglia veneziana Pisani; quando Alvise Pisani fu eletto doge nel 1735 i lavori per la villa erano già iniziati, e pare siano stati completati nel 1756. Con le sue 114 stanze è una tra le più grandi ville venete; in realtà non ha nulla del tradizionale stile veneziano, ma si ispira piuttosto a quello della reggia barocca tipo Versailles.

La sua monumentalità ne ha fatto un luogo privilegiato per incontri tra monarchi e capi di stato o di governo; per le sue stanze sono passati tra gli altri Napoleone che la acquistò per il suo vicerè Eugenio di Beauharnais, lo zar Alessandro I, Vittorio Emanuele II e nel 1934 fu sede del primo vertice tra Hitler e Mussolini.