Assieme
all'Arena, la basilica di S. Zeno è considerata l'edificio di maggiore
importanza della città di Verona.
Dedicata al santo africano, al quale si attribuiscono i meriti di numerosi
miracoli e di aver convertito le popolazioni venete alla fede cristiana,
venne edificata tra il 372 e il 380.
Nel corso dei secoli subì ampliamenti e ricostruzioni fino ad assumere
l'aspetto attuale nel XII secolo.
La
facciata, in tufo e marmo, realizzata in stile romanico verso la fine del
XII secolo, è caratterizzata dal grande rosone circolare, nota anche come
Ruota della Fortuna: la finestra presenta scolpite sei immagini che
raffigurano sei momenti diversi della condizione umana.
Altro
elemento importante della facciata è il portale, realizzato tra la fine
del XI secolo e l'inizio del XII secolo da diversi autori ignoti,
rivestito da 48 formelle scolpite in bronzo: i soggetti sono tratti dalla
Bibbia e dal Vangelo, presenti anche nei quadri marmorei posti ai lati
della porta. Anche qui sono rappresentati alcuni dei miracoli del Vescovo.
Sul
prato adiacente la chiesa si innalza il campanile che racchiude le più
antiche campane di Verona, fuse da Gislimerio nel 1149.
Forma invece un corpo unico con la basilica la grande abbazia benedettina,
della quale restano però solo il chiostro e la torre merlata.
Anche il chiostro è in stile romanico e risale al XII secolo: composto da
numerosi archetti sorretti da colonnine binate, racchiude antichi
sepolcri, tra cui quello scaligero del 1313 di Giuseppe della Scala e
molti affreschi.
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