VISITA A GUBBIO 

Il giorno 8 marzo 2004 la nostra classe 2^C insieme alla  2^A è andata a visitare la cittadina di Gubbio. Appena arrivati abbiamo ascoltato la storia della cittadella raccontata dalla guida.Gubbio è una città di 31.300 abitanti, situata ad un’altitudine di 500 metri; fin dalle origini fu edificata ai piedi del monte Ingino, in una posizione adatta a controllare il fiume Camignano, che la attraversa.
Eugubini è l’aggettivo per definire gli abitanti nativi di Gubbio.
Le lastre eugubine sono 7 tavole bronzee, incise parte in caratteri umbri parte in caratteri latini, che ci forniscono interessanti informazioni sull’antica “Ikuvio” e sulle cerimonie religiose precedenti la romanizzazione della cittadina. Oggi sono conservate in un museo e sono state scoperte nel 1444 in un sotterraneo del teatro romano.

  Nel I secolo A.C i Romani costruirono in pianura vicino al teatro un nuovo insediamento, alcune basiliche e un tempio a Diana. I romani dopo aver conquistato tutta l’Italia e tutto il Mediterraneo non erano costretti a vivere sulla rocca, così costruirono le loro città a valle.
 Dopo la decadenza dell’impero romano, Gubbio subì una serie di distruzioni. La distruzione più devastante fu provocata nel 917 dagli Ungari.

 La città medioevale.

Alcuni nobili eugubini decidono di far rinascere la città vicino al torrente Camignano alle pendici del monte Ingino.
Il primo nucleo sorge intorno all’antica cattedrale, l’attuale chiesa di S.Giovanni; il secondo coincide con Il territorio di San Martino, dove ci sono le case-torri dei signori feudali e di San Pietro. Erano case in cui si poteva accedere ai vari piani con scale di legno. In questo periodo vengono edificate varie chiese, tra cui la chiesa e il convento di San Francesco. Quindi la città viene circondata da un'unica cinta muraria che comprende tutti i quartieri. Agli inizi del 1300 vengono costruiti il palazzo dei Consoli, quello del Potestà e la piazza pensile.
Molto sviluppate nel medioevo erano la produzione di ceramica, per cui sarà famosa Gubbio, e la produzione di panni di lana.

 La signoria dei Motefeltro-Della Rovere.

Antonio da Montefeltro s’ impadronì di Gubbio  nel 1384 dando inizio al periodo della Signoria. Federico da Montefeltro dopo il 1470 costruì il palazzo ducale nella parte più alta della città, per sottolineare la sua posizione di dominio. Accanto al palazzo ducale si trova la cattedrale edificata prima del 1188.
 Federico da Montefeltro durante una battaglia perse un occhio e  si fece operare al setto nasale per migliorare la vista. Nei ritratti si fece dipingere di profilo perché non si vedesse l’occhio orbo. 
La guida inoltre ci ha raccontato di una leggenda che parlava di un lupo che spaventava gli abitanti di Gubbio fino a quando San Francesco d’Assisi parlò con lui e lo mandò via. La chiesa di San Francesco, vicino alla piazza sorge su una delle case nelle quali veniva ospitato San Francesco. I francescani, a differenza dei benedettini, vivevano in città per predicare il Vangelo a tutto il popolo. San Francesco pensava che il mercato fosse il peggior peccato perché lui era figlio di un commerciante ricco e predicava vicino al mercato per distrarre la gente dal commercio.
 Le chiese francescane sono costruite ad una sola navata o a tre navate e sono particolarmente spoglie perché per i francescani costruire delle grandi chiese non era il modo per onorare Dio.  Sull’abside  della chiesa c’è Cristo sul trono,  invece l’uomo di fianco con la spada è San Pietro.
Salendo quasi in cima alla rocca di Gubbio c’è una lapide, che ricorda l’unità d’Italia. Di fronte alla piazza del Mercato (oggi Quaranta Martiri) fu costruito nel  1700 dal papa (Gubbio faceva parte dello Stato della Chiesa) un ospedale dove erano curati tutti i malati tranne i lebbrosi, che venivano curati fuori città.
 La nostra visita è cominciata e si è conclusa nella piazza 40 Martiri (ex piazza del mercato) dove c’è il monumento che ricorda i 40 cittadini eugubini uccisi in una rappresaglia nazista del 1944.

Il teatro romano di Gubbio.
Il monumento ai 40 Martiri.