Tanto tempo fa in un paesino viveva un ragazzo di nome Anglè; era piccolo e molto dolce. Amava giocare soprattutto con la sua compagna preferita, una chiocciola di nome Cornetta. I due stavano sempre insieme, giocavano e si divertivano, e la gente quando li vedeva diventava allegra e dimenticava i propri problemi.
Un giorno i due amici si inoltrarono in un bosco,  guardavano gli alberi e immaginavano di essere uccelli. Nessun animale osava ostacolarli anzi … si univano ai loro giochi. Intorno tutto silenzio, rotto qua e là dal rumore del vento tra le foglie. Tutto ad un tratto il cielo si oscurò e il  sole cessò di penetrare nella radura; nubi lo coprirono e … grosse gocce d’acqua caddero toccando il suolo asciutto. I due amici si misero a correre in cerca di un riparo, ma non sapevano dove andare, avevano perso la via del ritorno! Per fortuna trovarono una tana abbandonata e vi si rifugiarono; lì passarono la notte.Spaventati e infreddoliti piansero, piansero lacrime amare,ma non c’era nessuno a calmarli, nessuno a consolarli poi,sopraffatti dalla stanchezza,si addormentarono. Gli animali del bosco, vedendoli in quello stato, decisero di trovare un modo per distrarli:, presero alcuni pezzi di legno e, ispirandosi al guscio della chiocciola, costruirono uno strano oggetto. All’alba quando si svegliarono, Anglè trovò quello “strano oggetto” costruito dagli animali, vide un’imboccatura e incuriosito ci soffiò dentro. Ne uscì un suono bellissimo, ogni nota fluttuava leggera nell’aria indicando loro il cammino per uscire dal bosco. Così si incamminarono per la strada salutando e ringraziando gli amici per quel prezioso regalo.

Da quel giorno lo strumento realizzato in quella notte di pioggia venne chiamato corno Angle  in onore dei due fanciulli.